Lo Statuto

LO STATUTO DELL’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO A.P.S.

ART 1 SCOPO SOCIALE

L’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO è una ASSOCIAZIONE di promozione sociale senza scopo di lucro che promuove la CONOSCENZA, la TUTELA, la CURA e la VALORIZZAZIONE del TERRITORIO, del PAESAGGIO e del PATRIMONIO CULTURALE (materiale ed immateriale) del LAZIO VIRGILIANO per conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale nell’interesse generale delle comunità locali, dei suoi abitanti e con la loro partecipazione attiva, cosciente e responsabile. Lo scopo sociale dell’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO è coerente con i principi della Convenzione europea sul paesaggio e gli articoli 9 e 118 della Costituzione Italiana.

ART. 2 AMBITO TERRITORIALE

Con LAZIO VIRGILIANO si identifica il territorio della Regione Lazio che con il suo PAESAGGIO CLASSICO, costituito da PARTI DIVERSE integrate in una TOTALITÀ COMPLESSIVA, è raccontato dal poeta Publio VIRGILIO Marone nell’ENEIDE con il mito della LATINITÀ locale che è alla base dell’immaginario mediterraneo, della cultura europea e della civiltà occidentale.

L’ambito geografico territoriale e paesaggistico dell’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO, nel contesto del VULCANO LAZIALE e dell’area metropolitana di Roma, è definito dal suo fondamentale sistema naturale idrogeologico orientato da Monte Cavo al mar Tirreno con i suoi bacini idrografici e dagli specifici caratteri identitari mitici, archeologici, storici, culturali, artistici, monumentali, tradizionali, economici, sociali dei luoghi della CIVILTÀ LATINA dalle origini ai giorni nostri. L’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO è il testimone, l’espressione e l’interprete locale della LATINITÀ nel mondo.

ART. 3 FINALITA’

L’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO promuove, sostiene e realizza progetti integrati ed interdisciplinari con le seguenti finalità:

1) la partecipazione diretta dei cittadini, delle istituzioni culturali e scolastiche, delle associazioni locali alla ricerca dell’IDENTITÀ TERRITORIALE ed alla promozione del SENSO di APPARTENENZA attraverso il recupero delle radici storiche e culturali delle comunità;

2) l’attivazione di percorsi ecomuseali di conoscenza del territorio attraverso mappe di comunità, contratti di fiume, inventari partecipativi, banche del tempo con particolare attenzione ai temi del patrimonio locale nel suo contesto di appartenenza, dell’incontro sociale e del dialogo tra le generazioni;

3) la valorizzazione della DIVERSITÀ e della COMPLESSITÀ dei patrimoni culturali locali che si esprimono nelle memorie (Genius Loci), nelle testimonianze storiche e nella specificità del paesaggio;

4) lo sviluppo del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità civica e di partecipazione dei soggetti, pubblici e privati e dell’intera comunità locale;

5) la cura, la tutela e la salvaguardia dei beni comuni quali l’acqua, l’aria, il suolo, la biodiversità, il territorio ed il paesaggio, le risorse agroalimentari, i beni artistici e culturali;

6) Il riconoscimento e la tutela di bacini idrografici come quelli del Rio Torto, del fiume Incastro e della Moletta che nel corso del tempo hanno modificato e modellato il territorio condizionando e favorendo la sua storia;

7) l’individuazione e la realizzazione di nuovi ed innovativi percorsi culturali e naturalistici anche per il loro inserimento nei programmi di valorizzazione territoriale promossi dai sistemi turistici locali;

8) le attività di ricerche scientifiche e didattico-educative relative all’ambiente, alla storia, ai patrimoni immateriali, alle tradizioni ed ai dialetti locali con particolare riferimento alla memoria orale, alle narrazioni e alle dinamiche interculturali del territorio anche attraverso la collaborazione, previa stipula di apposite convenzioni, con università, istituti scolastici ed enti locali, statali e regionali, operatori economici e con altre realtà ecomuseali;

9) l’utilizzo delle nuove tecnologie, dei nuovi media, in particolar modo di quelli interattivi e collaborativi, e delle fonti energetiche rinnovabili;

10) Il monitoraggio dei fenomeni di cambiamento, mutazione e trasformazione dei caratteri fisici ed antropici del territorio, al fine di documentare l’evoluzione dell’ambiente naturale e del paesaggio;

11) la valorizzazione degli impianti industriali e produttivi di particolare interesse storico e artistico;

12) l’organizzazione di corsi di aggiornamento e di in/formazione, laboratori didattici, mostre, riunioni, convegni, cineforum, itinerari culturali, visite animate, spettacoli nei luoghi del Lazio virgiliano per diffondere la consapevolezza di quello che possono fare i cittadini a partire dalla riscoperta del Genius Loci.

ART. 5 SEDE

L’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO ha la sede legale in Ardea, via delle Cittadinanze, n. 11

ART. 6 LOGO

L’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO ha un proprio marchio che lo contrassegna all’esterno e un regolamento interno per il proprio funzionamento

ART. 7 CENTRO di INTERPRETAZIONE

L’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO ha uno o più di CENTRI di INTERPRETAZIONE per la presentazione, la comunicazione, la documentazione, la discussione e la comprensione dei complessi e molteplici aspetti del patrimonio locale, territoriale e paesaggistico, nel suo contesto metropolitano, regionale, nazionale, mediterraneo, europeo, mondiale. L’interpretazione dell’ECOMUESO LAZIO VIRGILIANO si fonda sui principi della Carta di Ename (ICOMOS/UNESCO) e della convenzione europea di Faro sul valore dell’eredità culturale per la società.

Art. 8 SOCI

Può diventare Socio dell’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO chiunque ne condivide lo scopo sociale e si impegna, secondo le sue possibilità e competenze, a conseguirlo. Gli aspiranti Soci devono presentare domanda scritta al Consiglio Direttivo, il quale deciderà in merito, con obbligo di motivazione in caso di diniego. Contro il diniego, l’aspirante Socio può appellarsi al Collegio dei Probiviri. Con la predetta domanda l’aspirante Socio si impegna ad accettare e osservare la disciplina prevista dal presente Statuto e dal Regolamento. La qualità di Socio si perde per decadenza, per recesso, per esclusione o per morte.

L’esclusione del Socio viene deliberata dal Consiglio Direttivo per i seguenti motivi:

  1. a) inosservanza delle norme statutarie, delle norme regolamentari e delle deliberazioni adottate dall’Assemblea o dal Consiglio Direttivo;
  2. b) attività svolte dal Socio in contrasto con gli scopi istituzionali e gli interessi dell’associazione;

Il Socio escluso può appellarsi al Collegio dei Probiviri e tale procedura è obbligatoria a titolo di procedura arbitrale preventiva rispetto a qualunque altra iniziativa.

Art. 9 ORGANI

Sono organi dell’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO:

  1. a) l’Assemblea dei Soci;
  2. b) il Consiglio direttivo
  3. c) il Presidente
  4. d) il Comitato dei Garanti
  5. d) il Collegio dei Probiviri.

 Art. 10 ASSEMBLEA dei SOCI

L’Assemblea è composta da tutti i Soci ordinari e dai soci onorari. Si riunisce in via ordinaria o in via straordinaria. Hanno diritto di voto in Assemblea tutti i Soci iscritti all’associazione da almeno tre mesi. Ogni Socio ha diritto a un voto.

Art. 11 ASSEMBLEA ORDINARIA

L’Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all’anno. Il Presidente o il Consiglio Direttivo determina il luogo, l’ora e l’ordine del giorno. L’Avviso di Convocazione deve essere inoltrato, attraverso il sito internet dell’associazione, con almeno cinque giorni di anticipo.

All’Assemblea ordinaria competono le seguenti determinazioni:

  1. a) approvazione della Relazione del Presidente;
  2. b) approvazione del bilancio preventivo e del Rendiconto economico e finanziario;
  3. c) elezione dei membri del Consiglio Direttivo;
  4. d) elezione dei membri del Collegio dei Probiviri;
  5. e) costituzione di parte civile in processi penali.

L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’associazione. In caso d’impedimento del Presidente provvede il Vicepresidente. La funzione di Segretario è svolta da un Socio nominato dal Presidente, il Segretario ha una funzione ausiliaria e di verbalizzazione delle sedute. Ove necessario, il Presidente nomina due Scrutatori. Al Presidente spetta il potere di verificare il diritto d’intervento e di voto da parte dei Soci, di stabilire le modalità di voto e accertare la regolarità dei voti espressi. Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza dei presenti.

Nel sito Internet dell’associazione, nella parte riservata ai Soci, sono pubblicati: a) gli avvisi di convocazione delle Assemblee dei Soci; b) i rendiconti economici e finanziari, se sussistano entrate o attivi di cassa; c) i verbali assembleari.

Art. 12 ASSEMBLEA STRAORDINARIA

L’Assemblea straordinaria è convocata quando il Consiglio Direttivo o il Presidente lo ritenga necessario o quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei Soci, indicandone l’Ordine del giorno. L’Assemblea straordinaria è convocata con le stesse modalità previste per l’Assemblea ordinaria.

L’Assemblea straordinaria delibera sulle modificazioni dell’atto costitutivo e dello Statuto, sullo scioglimento e conseguente liquidazione dell’associazione e sulla devoluzione del Fondo comune residuo, se sussista, a seguito della liquidazione, e su ogni altro provvedimento ritenuto urgente o importante per l’attività associativa. Le deliberazioni dell’Assemblea straordinaria sono prese a maggioranza semplice.

Sia in caso di assemblea ordinaria che straordinaria, in caso di assoluta parità di voti è ritenuta prevalente la mozione con il voto del Presidente, sempre che si sia deciso il voto palese, come regola prevalente, salvo le deliberazioni su esclusioni di soci o che coinvolgano questioni riguardanti aspetti personali e riservati di soci e sempre previa deliberazione sufficientemente motivata sulla scelta del voto in modalità diversa da quello palese per alzata di mano.

Art. 13 CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo è composto da 9 persone elette dall’Assemblea tra i Soci aventi diritto. Il Consiglio Direttivo elegge nel proprio ambito il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario, il Tesoriere. I membri del Consiglio Direttivo restano in carica per quattro anni e sono rieleggibili. L’incarico di membro del Consiglio Direttivo è svolto a titolo gratuito. A singoli membri del Consiglio Direttivo, o anche Soci individuati dal medesimo, possono essere assegnati incarichi operativi specifici. Al Presidente e al Consiglio Direttivo sono attribuiti:

  1. i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’associazione
  2. la eventuale determinazione annuale della quota associativa
  3. le modalità attuative delle finalità statutarie e l’attuazione delle delibere dell’Assemblea dei Soci, sempre per quanto già non espressamente e precisamente deliberato in assemblea o previsto dal presente atto e da eventuali regolamenti integrativi;
  4. l’approvazione del Bilancio preventivo, del Rendiconto economico e finanziario da presentare all’Assemblea dei Soci.
  5. la nomina di un Coordinatore con il compito di predisporre il progetto di interpretazione ambientale e culturale dell’Ecomuseo Lazio Virgiliano ed il relativo programma delle attività annuali da sottoporre all’attenzione del Comitato direttivo;
  6. la nomina di un Comitato tecnico scientifico
  7. la nomina di soci onorari secondo le modalità previste dal regolamento

Il Consiglio Direttivo si riunisce su convocazione del Presidente, mediante convocazione personale, preferibilmente con convocazione via email o anche per le vie brevi, se sussistano motivi di celerità o urgenza, almeno un giorno prima di quello fissato per la riunione. In mancanza di convocazione nei termini predetti saranno considerate regolari le riunioni del Consiglio Direttivo alle quali partecipino tutti i componenti. Delle riunioni del Consiglio Direttivo si procede alla redazione del relativo verbale a cura del segretario.

Il Consiglio Direttivo, riunito validamente con la presenza dei due terzi dei suoi membri, delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale la parte in cui si colloca il Presidente.

Qualora nel corso dell’anno sociale venissero a mancare uno o i più membri del Consiglio Direttivo, il Presidente li coopta sulla base di criteri valutativi della preparazione e dell’impegno, in attesa della nuova elezione.

Art. 14 IL PRESIDENTE

Il Presidente dell’associazione ha la rappresentanza legale dell’associazione. Può stare in giudizio avvalendosi di legali di sua fiducia e compiere tutti gli atti che rientrino nell’oggetto sociale. Al Presidente compete il potere di firma per aprire e chiudere conti correnti, stipulare accordi bancari ed emettere ricevute o fatture, mandati o quant’altro risulti indispensabile per la vita giuridica e amministrativa dell’associazione nel rispetto dei principi di cassa, della volontà assembleare e del Consiglio direttivo.

E’ investito dei poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’associazione nel rispetto delle competenze, funzioni e deliberazioni degli altri organi sociali.

Art. 15 Il COMITATO dei GARANTI

Il COMITATO dei GARANTI, costituito dai soci fondatori e dai soci onorari nominati dal consiglio direttivo, svolge funzioni consultive per tutti gli organi dell’associazione al fine di assicurare e tutelare, nelle scelte operative e strategiche, i principi fondamentali dell’ecomuseo Lazio virgiliano.

Art. 16 Il COLLEGIO dei PROBIVIRI

Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri eletti dall’Assemblea dei Soci. I membri del Collegio dei Probiviri restano in carica per quattro anni e sono rieleggibili. L’incarico dei membri del Collegio dei Probiviri è svolto a titolo gratuito. Al Collegio dei Probiviri dovrà essere sottoposta, per essere giudicata in modo inappellabile, qualunque controversia dovesse insorgere fra i Soci e/o gli Organi dell’associazione in merito all’attività dell’Associazione. Il Collegio dei Probiviri giudica anche i ricorsi contro la reiezione da parte del Consiglio Direttivo delle domande degli aspiranti Soci.

L’attività del Collegio dei Probiviri è svincolata da qualunque formalismo e le sue decisioni sono inappellabili e sono prese sulla base dei principi del buon senso ed equità, esse seguono le regole dell’arbitrato irrituale, ma sempre con atto motivato e scritto.

Art. 17 MEZZI FINANZIARI

I mezzi finanziari e le risorse economiche dell’ECOMUSEO LAZIO VIRGILIANO possono derivare:

  1. a) dal versamento delle quote associative ordinarie o straordinarie dei Soci;
  2. b) da contributi pubblici e privati, anche a livello regionale, statale, di enti locali e comunitario;
  3. c) da donazioni ed eredità da reinvestire nell’attività dell’associazione o per l’acquisto di beni strumentali agli scopi e interessi associativi.
  4. d) da prestazioni di servizi e cessioni di beni nei confronti di terzi e dei soci;
  5. e) da proventi derivanti da iniziative promozionali
  6. f) da ogni altra fonte di reddito, purchè lecita e conforme agli scopi e interessi dell’associazione.

Art. 18 FONDO COMUNE

Le entrate indicate all’articolo precedente, e i beni mobili e immobili con essi eventualmente acquistati, costituiscono il Fondo comune dell’associazione, con il quale si farà fronte alle spese per la gestione ordinaria e straordinaria.

I singoli Soci non possono chiedere la divisione del Fondo comune né pretenderne quota in caso di decadenza, recesso, esclusione o, comunque, di cessazione per qualunque altra causa del rapporto associativo.

Durante la vita dell’associazione. è fatto divieto a chiunque di distribuire, in modo diretto o indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla Legge e sempre che non rientrino nelle finalità sociali o per incarichi, mandati deliberati o attività che rientrino negli scopi dell’associazione. Per quanto non espressamente previsto e regolato nel presente atto, si fa riferimento alle norme del Codice Civile, alle leggi vigenti e alla Costituzione della Repubblica Italiana e soprattutto al Diritto dell’Unione Europea che ha prevalenza anche sulle norme interne.

Art. 19 ANNO SOCIALE

L’Anno sociale inizia il 1° gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno.

Art. 20 SCIOGLIMENTO dell’ASSOCIAZIONE

In caso di scioglimento dell’associazione l’Assemblea straordinaria stabilirà le modalità della liquidazione e della devoluzione del Fondo comune residuo, se sussistano beni o attivi di cassa a quel momento, nominando uno o più liquidatori e determinandone i poteri. I liquidatori saranno nominati per gli adempimenti burocratici e le verbalizzazioni del caso anche nell’ipotesi in cui non sussistano beni o attivi di cassa all’atto dello scioglimento.

In caso di scioglimento, è fatto obbligo di devolvere il patrimonio dell’associazione. ad altra Associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità e salvo diversa destinazione imposta dalla Legge.

 Art. 21

Il primo Anno sociale ha inizio il giorno in cui è costituita l’Associazione e termina il 31 dicembre successivo